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Sommario: 1. La previdenza complementare – I fondi pensione e le libertà fondamentali del Trattato sull’Unione Europea. – 2. La previdenza complementare. Profili domestici. Ricostruzione sistematica. – 3. Segue: la copertura costituzionale della previdenza complementare. – 4. Previdenza complementare e fiscalità nel modello domestico. – 5. Previdenza complementare e asimmetrie fiscali nell’Unione Europea. – 6. La carenza di
appeal dei PEPP quale prodromo della mancata armonizzazione unionale della previdenza complementare.
Abstract: La recente introduzione del Pan-European Personal Pension Product (PEPP), strumento di previdenza complementare europeo con funzione sussidiaria rispetto ai piani individuali previdenziali individuali domestici, pur astrattamente idoneo ad assurgere a veicolo d’elezione per il riconoscimento dei diritti unionali in ambito pensionistico, non pare al momento idoneo a garantire l’affermazione del diritto dei cittadini dell’Unione a vivere e lavorare nello spazio comunitario, e ciò a cagione di un’applicazione domestica degli stessi PEPP invero frammentaria, senz’altro figlia di un approccio non incisivo del Legislatore europeo.
Abstract: The recent introduction of the Pan-European Personal Pension Product (PEPP), a European supplementary pension instrument with a subsidiary function with respect to domestic individual pension plans,
although in theory suitable for becoming the vehicle of choice for the recognition of Union rights in the field of pensions, does not currently appear to be suitable for guaranteeing the affirmation of the right of Union citizens to live and work in the Community area, and this is due to the truly fragmentary domestic application of the PEPP, undoubtedly the result of an incisive approach on the part of the European legislator.